Oculus Quest 2 prova sul campo:
Pro:
1- la peculiarità più importante di Oculus Quest 2 è quella di essere un visore standalone, ossia può essere utilizzato in modo autonomo senza la necessità di collegarlo ad un PC e senza l’utilizzo della corrente elettrica. La batteria al suo interno ha un’autonomia di circa 2 ore, estendibile a 4 ore con il “Cinturino Elite con batteria” disponibile sul sito ufficiale. I due controllers, entrambi con 6 gradi di libertà (6DOF) come il visore, sono alimentati con una batteria di tipo “AA” in dotazione e la loro autonomia può arrivare anche a diverse settimane. Nella confezione, oltre al cavo USB-C e spinotto per la ricarica, è anche presente uno spessore da montare sul visore per utilizzarlo con gli occhiali. Oculus Quest 2 permette di vivere la realtà virtuale con la massima libertà di movimento e senza gravare sulla bolletta della luce, se non esclusivamente per ricaricarlo;
2- un’altra caratteristica degna di nota è la possibilità di delineare il perimetro room-scale in tempo reale con il controller, come se usassimo una bomboletta spray, in modo da essere avvisati nel caso in cui superassimo i confini delineati durante una sessione di gioco: in tal caso apparirà un “muro” virtuale che eviterà di farci incappare in armadi, pareti e così via. Qualora superassimo il perimetro da noi scelto, oltrepassando il “muro” virtuale, avverrà una veloce transizione incrociata dalla realtà virtuale alla visione del mondo reale (in bianco e nero), grazie alle quattro fotocamere integrare nel visore. Oculus Quest 2 memorizzerà il perimetro che abbiamo delineato la prima volta e non sarà necessario ridisegnarlo ad ogni accensione, a meno di non utilizzarlo in un luogo diverso. È inoltre possibile usufruire della modalità stazionaria, quando si utilizza il visore da seduti;
3- è possibile di utilizzare il tracking delle mani al posto dei controllers! Il funzionamento è molto semplice: per selezionare le varie voci del menu o per avviare le app, basterà dare un “pizzico” sulle icone unendo il pollice con l’indice (equivale al click del mouse), mentre invece per scorrere i vari menu basterà tenere uniti il pollice e l’indice e poi scorrere le dita a destra o sinistra oppure sopra e sotto, in base al tipo di menu. Al momento in cui scrivo il tracking delle mani è utilizzabile nella schermata Home e in poche app, tra cui va menzionato il gioco “Waltz of the Wizard: Extended Edition”, ma sicuramente in futuro sarà possibile utilizzare questa caratteristica in un’ampia gamma di applicazioni e giochi;
4- la risoluzione del display è decisamente migliore rispetto al passato (1832 x 1920 per occhio contro i 1440 x 1600 del primo Quest) e l’effetto “zanzariera” (S.D.E.) è stato eliminato quasi del tutto. È possibile, inoltre, impostare il refresh a 90 Hz (contro i 72 Hz del visore precedente) dal menu “Funzioni sperimentali”, anche nella versione standalone;
5- le lenti del visore possono essere impostate manualmente per calibrare la distanza interpupillare, regolabile in tre posizioni differenti 58, 63 e 68 mm. Volendo si possono utilizzare anche le posizioni intermedie tra le tre a disposizione;
6- Oculus Quest 2 pesa appena 503 grammi contro i 571 del primo Quest e pertanto risulta essere più leggero e comodo del predecessore, permettendo di affrontare sessioni di gioco più lunghe. Qualora la fascia elastica di cui è dotato il visore per tenerlo sulla testa non dovesse bastarvi, è possibile acquistare sul sito ufficiale il “Cinturino Elite” per un maggiore comfort;
7- è possibile attivare / disattivare la visuale del mondo reale (in bianco e nero) in qualsiasi momento, anche mentre si gioca, semplicemente toccando il lato destro o sinistro del visore con il cerchio dei controllers;
8- è disponibile la “modalità notte”, la cui funzione serve ad attenuare la luce blu in modo da non affaticare gli occhi, questo filtro è importante soprattutto quando si utilizza il visore la sera o prima di andare a dormire;
9- tenendo premuto il tasto “Oculus” presente sul controller, si può resettare la visuale e ricalibrarla all’istante, sia nelle app che nei giochi;
10- il visore dispone di microfono e cuffie incorporate ma è presente anche un’entrata jack per utilizzare gli auricolari o le cuffie esterne, il cui volume è regolabile tramite gli appositi pulsanti posti nella parte inferiore del visore o dal pannello di controllo della Home. Oculus Quest 2 integra anche il Bluetooth, grazie al quale è possibile utilizzare le cuffie senza filo;
11- tramite il cavo Oculus Link o compatibile, si può collegare Oculus Quest 2 ad un PC per ampliare la libreria di giochi ed esperienze, a patto di avere un computer con le caratteristiche adatte per la realtà virtuale. Oculus link ed alcuni cavi compatibili, sono in grado di ricaricare la batteria del visore mentre è collegato al PC. In via non ufficiale è anche possibile collegare il Quest 2 al PC utilizzando la rete Wi-Fi 5 / 6 domestica, in modo da poter giocare ai giochi per Oculus Rift e Steam VR senza cavi;
12- la libreria di software a disposizione per Oculus Quest 2 standalone non è ancora ampia come quella dei giochi VR per PC, ma dalla sua ha alcune app e giochi davvero degne di nota, le quali basterebbero per tenervi impegnati per mesi o addirittura anni. Sto parlando di esperienze multiplayer dalla durata potenzialmente infinita, come Onward, Population One, Beat Saber, Eleven Table Tennis, Walkabout Mini Golf, Pokerstar VR, Dash Dash World, Big Screen o giochi Roguelite come In Death: Unchained e tanti altri;
13- nel caso in cui un gioco o app acquistati nello store di Oculus non fossero graditi, si ha la possibilità di richiedere il rimborso totale di quanto speso, a condizione che la richiesta sia inviata entro quattordici giorni dall’acquisto del software e che l’utente non abbia utilizzato i contenuti per più di due ore;
14- durante le sessioni in realtà virtuale si possono registrare video che saranno poi salvati nella memoria interna del visore, la quale può essere di 64 GB o 256 GB, sarà poi possibile trasferirli in un PC collegando il visore tramite il cavo USB fornito in dotazione. Si possono anche fare le dirette streaming su Facebook e catturare gli screenshot di tutto ciò che vediamo all’interno del visore. Come se non bastasse, si può fare il mirroring su uno smartphone / tablet o verso qualsiasi altro dispositivo compatibile, come alcune TV Smart, in modo da mostrare agli amici in tempo reale ciò che vediamo nel visore;
15- con Oculus Quest 2 si può navigare in Internet utilizzando il browser integrato e riprodurre i video in 2D o 3D. Interessante è anche la possibilità di installare l’app “YouTube VR” per vedere i video registrati a 360 gradi.
Contro:
1- è presente un evidente effetto “God-Rays”, ossia dei bagliori emanati dalle scritte bianche su sfondo nero, probabilmente a causa delle lenti Fresnel di cui è dotato il visore;
2- se da un lato è vero che i pixel del display sono aumentati, dall’altro la risoluzione dei giochi, nella versione standalone, è decisamente bassa, nonostante la potenza di calcolo messa a disposizione dal nuovo processore Snapdragon XR2 e ben 6 GB di Ram. Questo inconveniente rende difficile distinguere bene gli oggetti in lontananza mentre si gioca e si ha la sensazione di vedere leggermente sfuocato: è come avere un monitor 4K e impostare la risoluzione di un gioco a 720p con antialiasing attivato, la sensazione è più o meno la stessa;
3- il pannello LCD rende il nero simile ad un effetto nebbia tendente al blu scuro, il quale rende le scene al buio non proprio realistiche;
4- il FOV di Oculus Quest 2 sembra essere leggermente inferiore rispetto alla maggior parte dei visori in commercio, compreso il primo Quest. Inizialmente l’effetto “binocolo” si nota molto, anche se devo ammettere che durante le sessioni di gioco questo inconveniente passa in secondo piano e diventa meno evidente;
5- non è possibile utilizzare il visore al buio completo con il tracking 6DOF il quale, per funzionare, ha bisogno di una minima fonte di luce. Il visore può essere utilizzato al buio solo in modalità 3DOF, come se fosse un Oculus GO;
6- per poter utilizzare Oculus Quest 2 è necessario loggarsi con il proprio account di Facebook. Attenzione: non è consentito avere più di un account di Facebook a persona, pertanto qualora creaste un secondo profilo per utilizzarlo esclusivamente con il Quest 2, rischiereste di veder bannati entrambi gli account, quello secondario e quello ufficiale (come è già accaduto ad alcuni utenti) e, di conseguenza, non poter utilizzare il visore.
Al momento in cui scrivo, Oculus Quest 2 può essere acquistato per 349 € nella versione da 64 GB e 449 € per la versione da 256 GB.
In definitiva, nonostante alcune evidenti lacune, ritengo Oculus Quest 2 un ottimo visore per la realtà virtuale e ne consiglio caldamente l’acquisto, soprattutto in considerazione dell’ottimo rapporto qualità / prezzo, anche se credo che, per il momento, sia ancora un bellissimo oggetto di nicchia, apprezzabile solo da chi ha la vera passione per i videogame e per l’informatica.